
L’estate del Napoli si accende, e non solo per il calore stagionale. Con l’ufficialità dell’acquisizione di Rasmus Højlund ormai imminente, l’attacco azzurro si dota di un nuovo, promettente terminale offensivo. Tuttavia, mentre i riflettori si spostano sulla punta danese, il centrocampo partenopeo continua a presentare un’incognita cruciale, una lacuna che il mercato, finora, non sembra aver colmato: la necessità di un’alternativa credibile a Frank Anguissa.
Il camerunese è stato uno dei pilastri inamovibili della scorsa stagione, un vero e proprio motore del centrocampo, capace di combinare fisicità, dinamismo e qualità tecnica. La sua assenza, seppur breve, è stata spesso avvertita e, in una stagione che si prospetta lunga e impegnativa tra campionato e coppe, avere un’opzione di riserva di alto livello per quel ruolo non è più un lusso, ma una necessità strategica.
Le voci di mercato delle scorse settimane avevano accostato al Napoli diversi profili, tra cui quello di Andy Diouf, centrocampista del Lens. La trattativa sembrava ben avviata e il giocatore era considerato un obiettivo concreto per le sue doti fisiche e la sua visione di gioco. Tuttavia, l’affare è sfumato quando l’Inter ha presentato un’offerta più vantaggiosa, assicurandosi il giocatore e lasciando il Napoli senza l’alternativa desiderata. Questo episodio sottolinea come il mercato per un profilo con le caratteristiche di un vice-Anguissa sia particolarmente competitivo.
A complicare ulteriormente la situazione si è aggiunto un fattore imprevisto, che ha pesantemente influenzato le scelte di mercato della società: l’infortunio di Romelu Lukaku. Sebbene l’attaccante belga sia fuori da tempo per un problema al ginocchio, l’esigenza di coprire il suo vuoto, anche solo per le prime giornate, ha probabilmente spinto il club a una spesa più ingente e anticipata del previsto per un’alternativa d’attacco, come appunto Højlund, restringendo di fatto il budget a disposizione per gli altri reparti.
Di conseguenza, il Napoli si trova ora di fronte a un dilemma. La disponibilità economica, limitata da questa spesa non preventivata e dall’insuccesso nelle trattative per un giocatore come Diouf, stringe le maglie di una trattativa per un vice-Anguissa che, per caratteristiche e valore, difficilmente sarebbe a buon mercato. Si aprono due scenari: optare per una soluzione più economica, magari un giovane di prospettiva che possa crescere alle spalle di Anguissa, o attendere le ultime ore di mercato nella speranza che si presenti un’opportunità irrinunciabile a cifre contenute.
In ogni caso, la dirigenza partenopea sa bene che non si può prescindere da una soluzione per il centrocampo. Il rischio di non avere un’alternativa credibile a un giocatore così centrale nel progetto tecnico è un lusso che una squadra ambiziosa come il Napoli non può permettersi. L’affare Højlund è un segnale forte e chiaro delle intenzioni del club, ma l’attenzione ora si sposta su quella casella lasciata vuota in mezzo al campo. Per completare il puzzle e affrontare la nuova stagione con tutte le carte in regola, il Napoli deve trovare la sua “spalla” per Anguissa, anche se il tempo stringe e le risorse finanziarie sono messe alla prova.
Giulio Ceraldi
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