Esiste un problema social. Ormai è innegabile.

Ciò che prima poteva essere derubricato alla voce dietrologia da bancone del bar adesso sta assumendo forme e dimensioni decisamente preoccupanti.

Ma andiamo per ordine.

Sabato scorso, a Bergamo, il “nuovo” Napoli di Walter Mazzarri esordisce contro l’Atalanta sfoderando una prestazione (soprattutto nella ripresa) al cardiopalma. Ora, chi non ricorda, se non per questioni anagrafiche, il Napoli di Walterone, tutto cuore e coronarie forti (soprattutto per noi tifosi)?!

Ecco. Il tecnico di San Vincenzo ha avuto soltanto pochi giorni (per gli impegni con le rispettive nazionali di molti azzurri, addirittura poche ore) per inculcare (o re-inculcare, dipende dalle “scuole di pensiero”) il concetto principe della filosofia mazzarriana: non mollare mai.

Questa squadra mi ha fatto emozionare. Certo, anche tremare per alcuni svarioni e per un avversario che comunque era e resta una potenziale bestia nera per qualsiasi squadra. In Italia e non solo.

Eppure c’è chi ha storto il naso, a fine gara. C’è chi ha voluto confrontare questo undici con quello di Luciano Spalletti. Soprattutto sul piano del gioco.

A prescindere dal fatto che pure il Napoli del terzo scudetto non ha avuto vita facile al Gewiss Stadium, non so quanto logico sia fare raffronti simili. Soprattutto all’indomani di un avvio di stagione disastroso, dove soltanto l’indiscussa qualità dei singoli ha fatto sì che la baracca restasse in piedi, senza avere veri e propri tracolli di classifica. Questo, per onestà intellettuale, anche grazie ad un calendario abbastanza favorevole, fino allo sventurato rovescio con l’Empoli, al Maradona.

Ma tant’è. Ormai i social sono una valvola di sfogo per tanti. Inclusi, evidentemente, diversi tifosi del Napoli (e purtroppo non sono i classici “quattro gatti” – non saranno la maggioranza ma sono tutt’altro che una sparuta, insignificante “barchetta” nel mare magnum della tifoseria incrollabile).

Sono i disfattisti, quelli che “eh ma…”, “pero’…”.

Sia ben chiaro: io non dico che non si possano muovere critiche, avanzare dubbi, farsi domande. Dico che se avessimo lasciato Bergamo con un pareggio o addirittura una sconfitta, considerando l’arrivo di Mazzarri “circa dieci fa”, non e’ che poi gli si sarebbe potuto contestare granché (se proprio non ci si puo’ esimere dalla pratica denigratoria).

Passiamo ad un altro indizio. Un indizio che diventa inevitabilmente prova…Ossia la differenza di visualizzazioni che, nel piccolo del mio blog e delle realtà a questo amichevolmente collegate. Quando il Napoli “va bene” riscontro dei numeri. Quando va male o addirittura malissimo, quei numeri appena citati raddoppiano. Spesso triplicano. Questo è, senz’ombra di dubbio, un fenomeno interessante, sia dal punto di vista sociologico, perché denota (non soltanto nell’ambito del tifo calcistico) delle interessanti sfumature di fatalismo, di senso dell’ineluttabile e sia dal punto di vista psicologico perché intravedo forme di pseudo-masochismo tra le pieghe del non riuscire mai a vedere il bicchiere mezzo pieno (e, ribadisco, non è detto che le considerazioni debbano aderire necessariamente sempre e soltanto all’ambito del tifo calcistico).

Molti, semplicisticamente, potrebbero liquidare la pratica con la classica scoperta dell’acqua calda per la quale gente così “non e’ tifosa del Napoli”. Purtroppo quella stessa gente che commenta in modo caustico anche una bellissima vittoria come quella di sabato scorso (la bellezza ha svariate sfumature, amici miei, e non deve per forza stare tutta nella perfezione dei novanta minuti ndr), tifa davvero Napoli. Basta vedere i loro profili social per averne conferma. E’ tutto vero.

E allora che dire?! Mi dispiace. Dispiace rendermi conto che c’è gente che spreca il proprio tempo (la cosa più preziosa che ci sia) a sputare veleno. Sempre e comunque.

Io mi domando: ma che vita è?

Giulio Ceraldi

Forza Napoli. Sempre.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Previous Post
Next Post