
In questa nuova puntata della nostra rubrica i fari sono puntati su un ragazzo della Primavera di cui a mio avviso, ingiustamente, non si parla troppo spesso: il suo nome è Davide Acampa.
Mi viene da affermare questo, perché in realtà se si guardano le partite con attenzione, si possono cogliere tutte le qualità di questo giovane calciatore (classe 2003), che non sono necessariamente legate alla singola giocata (che pure il Nostro ha in canna), ma che si manifestano piuttosto in quei gesti – anche semplici – che però fanno la differenza: il tocco di palla, la sensibilità del piede, il senso tattico.
Senza dimenticare quegli aspetti mentali, da calciatore vero, che Acampa ha mostrato sin da quando è entrato a far parte della cantera napoletana, cioè la capacità di adattarsi alle direttive dell’allenatore e la duttilità, queste ultime due componenti assai decisive per la sua formazione e la sua crescita calcistica.
GLI INIZI
Il ragazzo, nativo di Massa di Somma, vive a Portici e lì inizia a tirare i primi calci al pallone, mostrando da subito un grande attaccamento e una sconfinata passione. E’ abile con i piedi, la fantasia gli appartiene e tra i piccoli non fatica in ambito locale a emergere e farsi notare.
Come spesso accade, chi è in possesso di notevoli dote tecniche, riesce a fare la differenza in fase offensiva e lui col suo mancino inanella gol e assist a grappoli.
Con l’appoggio della famiglia, che vede in Davide la voglia giusta di continuare a crescere in contesti più competitivi, il ragazzo entra in orbita Napoli, con lo staff azzurro che rimane colpito dalle sue doti tecniche.
E’ il primo momento per fare un salto di qualità e mettersi veramente in gioco.
L’ESPERIENZA NEL NAPOLI
Schierato prevalentemente come attaccante esterno, anche nel Napoli Acampa conferma la sua bravura, e impressiona con la sua velocità e col suo sinistro.
Viene selezionato dalla Nazionale giovanile Under 15 – con cui esordisce il 17 febbraio 2018 – assieme ad altri compagni come Barba, e pian piano inizia una evoluzione tattica che sarà saliente per la sua piena affermazione, visto che nei ruoli offensivi il Napoli non è certo carente di interpreti, anzi possiamo dire a ragione che ne abbonda.
Giunto in Primavera, ha pagato un po’ lo scotto della categoria – col Napoli di Frustalupi impegnato nella stagione appena conclusa in Primavera 1 – ed è parso a tratti discontinuo, ma nei momenti salienti non ha fatto mancare il suo apporto, ritagliandosi alla fine un ruolo importante nello scacchiere azzurro in grado di conquistare la salvezza.
Difatti partito nelle retrovie nella prima parte di stagione, ha poco alla volta conquistato la fiducia di tutti, diventando pedina fondamentale nella corsa all’obiettivo finale; viene schierato sempre da titolare nell’ultima parte di campionato, compreso nelle gare di playout contro il Genoa, mostrando grande affidabilità e lasciando qualche rimpianto ai tifosi per non averlo visto all’opera a inizio campionato.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Nato, come detto, attaccante esterno, ha giocato spesso da ala destra, potendo sfruttare il piede sinistro per rientrare e provare la conclusione, anche se le sue caratteristiche lo hanno portato pian piano ad allontanarsi dall’area avversaria per giocare più nel cuore della manovra.
Acampa ha svariato così sull’altro versante, posizionandosi sulla sinistra, giocando però a tutta fascia, nel 3-5-2 scelto da Frustalupi come modulo di riferimento.
Così facendo, si sono messe in luce doti come una grande velocità e una certa abnegazione, dovendo garantire anche copertura e rientri difensivi.
Quando attacca però diventa un valore aggiunto, capace di creare grandi pericoli, con i suoi cross morbidi e vellutati, per la gioia degli attaccanti, e di Ambrosino in particolare, spesso e volentieri il suo primo destinatario.
Oltretutto, ha dimostrato di sapersi muovere bene anche da interno sinistro di centrocampo (ruolo che il tecnico sembra aver scelto per lui), anche se in quel caso deve migliorare sul piano dell’intensità e della precisione nei passaggi.
PROSPETTIVE FUTURE
Acampa è giocatore a mio avviso di grande prospettiva, ma ancora non ha fatto vedere tutto il suo potenziale.
Se impostato da esterno sinistro credo avrebbe più possibilità di emergere a determinati livelli, facendo valere la sua tecnica e la sua capacità di spinta e di partecipazione al gioco.
Penso sia prematuro immaginare uno step immediato nei professionisti, proprio perché ancora deve completare la sua evoluzione tattica, fermo restando che anche come jolly, essendo capace di giocare anche a destra, potrebbe avere un futuro roseo.
La soluzione più idonea per lui è quella di rimanere in Primavera da fuori quota, figurando come elemento in grado di fare la differenza.
Gianni Gardon